Benvenuti nel mio sito web. Buona navigazione - Welcome to my website

Le mie poesie

Chiunque vuole può inserire le mie poesie nel proprio sito, in cambio desidero essere informato e chiedo che sia inserito il mio nome e l'indirizzo della mia pagina web. Grazie

www.lucianogranello.it

Lei

Prigioniero di una libertà non più mia,
Il cuore mi si chiude a quella porta aperta, il capo basso
guarda la terra e non gli occhi di chi potrebbe ma non vuole.
Scendono due lacrime lungo il sentiero...
a bagnare quella rosa trovata e forse persa….
Maggio 2001

Silenzio

Come è calmo questa sera il mare….
Anche il vento sembra plagiarsi…
Nella mente si rincorrono le voci
che ad una ad una vanno scomparendo, tanto
è il passare del tempo suo che manca
lasciando un silenzio mai cercato.
Perché ti ostini cuore nel cercare
un’orizzonte lontano dove il vento ancora
non è sazio e insiste nel portarmi una voce
che non sento, che non parla se non nel cuore.
Mi manca quella voce e quello spirito dolce e
ha volte triste, carente di una carezza persa
ma che il vento sa dosare e sa portare fino
ha fargli udire il soffio leggero del suo tocco,
lasciando me con la speranza di udire ancora
il mare e il vento delle sue parole.
Mi manchi….

Ottobre 2001

Desiderio infinito.

Gabbiani del mare portatemi il suo cuore
come un dono al mio amore,
portatemi la dolcezza delle sue labbra…
portatemi la voce del suo cuore…
Aspetterò di vedere come in un sogno
il suo viso vicino al mio, di sentire
il suo respiro e i battiti del suo cuore…
Voleremo come gabbiani felici
in un mare infinito…verso l'isola dell'amore…
Aspetterò di entrare nei giardini del suo cuore
Aspetterò di coglierne i frutti…
Vorrei averti vicino a me
ogni attimo della mia vita, chiudendo
la porta di quel giardino segreto
che fa vivere il nostro amore
che fa volare i nostri cuori
che fa di te e di me un solo cuore…

Agosto 2002

Fiori di Novi

Crudele la mano, disumano gesto che
strappa due fiori alla vita, rabbia…..
Corolla recisa da un nero bocciolo che
diede la vita per poi ridarla.
Piccolo petalo calpestato, perdona
quel nero fiore che ti ha violato.
Salgono in cielo un gelsomino ed una rosa,
cercati con gli occhi da un albero senza più forza.
Irto di spine il suo avvenire, nero fiore ora riposa
in una cella senza gloria e una preghiera ….
Signore dipingi quel fiore…

Giugno 2001

Ululato

Come è buia la foresta,
cattivo giorno di rugiada senza sole.
Quante cattiverie nel cuore,
quanta rabbia….il lupo gira perso
nei meandri della folta foresta….solo!!
Che rabbia racchiusa nel cuore,
non se ne vuole andare l’amaro!!
Non se ne vuole andare il tempo dei ricordi!
Impazzire, mordere la corteccia….
Gridare la rabbia del cuore perso…
Gridare, ululare la disperazione….
Ma la foresta oggi è ingrata!
Nessuno ascolta l’ululato del lupo,
nessuno ascolta più il suo cuore.
Tutto è dimenticato, la pioggia cancella
le impronte dei passi persi nel
silenzio di quelle grotte anguste.
Quanti battiti di fronde e di scorrere di acque
e quante risa e gioia hanno segnato il tempo
di un giorno in cui la foresta era amica del lupo e
non non era accecato dal morso del pianto,
ma gioiva nel cuore suo e nella gioia altrui.
Ora nella foresta la lupa si è persa,
è andata via, è andata lontano nel buio della notte
e non rimane che l’ululato lontano
del suo lupo ormai senza voce e senza amore.

Agosto 2003

A te.

Quanti arcobaleni ho visto amore mio.
Quanti colori di piccole gioie sono stati capaci
i nostri cuori innamorati in un giorno di pioggia.

Quanti voli di farfalle e sospiri di umide lacrime
hanno invaso i nostri cuori, dolce amore mio.

Quanti ali e quanto vento per farci volare
insieme fino ad un paradiso di sospiri
Piccoli baci assetati di dolce miele,
carezze piene di dolcezza e di piccoli sogni.

Boschi, colline e colori autunnali hanno
salutato i nostri sorrisi e le nostre emozioni
nel tenerci la mano, piccole sensazioni che
lasciano la rugiada negli occhi e il profumo
dei nostri corpi caldi d’amore.

Ti amo.

Ottobre 2003

L’Albero

Quanti intorno a me nella primavera
appena arrivata mi fanno festa.
Tutti felici e impazienti gli alberi,
lasciano al vento il muoversi delle fronde.

Carichi di forza e di rami orni di belle foglie
affrontano la vita guardandosi l’un l’altro,
in un tripudio di colori e soavi fruscii.

Poi arriva l’autunno che piano piano mi porta via
la forza fino all’ arrivo dell’ inverno, dove lascio
i panni dell’ estate per rimanere nudo e freddo.

Nell’ affrontare il nuovo gelo appena arrivato,
i sempreverde mi guardano con distacco, carichi
come sono delle loro fronde, sembrano non curarsi
delle piante ormai secche e senza più forza.

Tornerà la primavera e non tutti saranno li
a festeggiare la nuova stagione….
Un albero non supererà l’inverno e non ci sarà
nella nuova primavera,

ma nessuno si accorgerà di questo…..
….e l’albero non sarà più un pensiero.

Novembre 2004

Amaro

Quanti solchi il tempo scava nel cuore.
Quanta solitudine quando si fa sera.
Come sono salate le lacrime del tramonto che
portano con se il sapore del sale fino al mattino.
E come è amaro il pane altrui…
Non vogliono scendere questi bocconi amari.
Che tristezza nel cuore, che amaro in bocca.
Quanta indifferenza nell’aria...
Quante parole vuote…
Quanta voglia di non esserci…

Dicembre 2004

Si fa sera.

Si fa sera come sempre…
Il sole ci lascia la luce del buio.
La luna fa la sua comparsa serale.
Gli uccelli fanno ritorno al loro nido.
I fiori si chiudono per la notte.
Tanti si chiudono nelle loro case.
Tanti ne escono per non tornare.
Tanti hanno solo uno scatolone.
Altri hanno solo degli stracci.
Altri ancora hanno meno di niente.
Altri dormiranno per sempre.
Altri hanno solo una siringa usata.
Altri hanno perso la strada.
Altri te la fanno perdere e pagare.
Altri non la ritroveranno mai.
….Io non so dove mi trovo…
...E arriva un nuovo giorno…

Dicembre 2004

www.guardiegiurateincongedo.it